DPS#6: SEI DAVVERO PRONTA PER VIVERE A LUNGO?

A tutti capita di pensare, imbottigliati nel traffico o nel caos del centro commerciale, che siamo troppi. Suvvia non farmi sentire in colpa, non posso essere l’unica a pensarla così in certi momenti.

Il XX° secolo è stato il secolo della crescita quantitativa della popolazione: siamo arrivati più o meno a 7 miliardi e 700 milioni di persone.

Il XXI° secolo è iniziato e la popolazione crescerà ancora, le proiezioni demografiche ci dicono che nel 2050 dovremmo arrivare a 10 miliardi.

10 m-i-l-i-a-r-d-i. Nello stesso pianeta.

Però gli esperti dicono che dopo la metà di questo secolo ci sarà un rallentamento e soprattutto che ci sarà un cambiamento strutturale diverso da continente a continente.

Cosa si intende per cambiamento strutturale?

Si intende l’età media della popolazione, il suo invecchiamento.

Da una immagine trovata sul World Factbook della CIA che fa vedere la distribuzione per età della popolazione nei vari continenti, ne ricaviamo che in Nord America l’età media è di 35 anni, in Sud America e in Asia 31 anni, in Australia 33 anni, in Africa addirittura 18 e in Europa 42.


Fonte: CIA World Factbook, Gates Notes, Statista

Età media in Africa: 18. Età media in Europa: 42.

Perché in Europa è così alta rispetto agli altri?

Qui gioca un ruolo importante non solo il declino demografico – si nasce di meno – ma anche l’invecchiamento accentuato guidato dalla longevità, in pratica si vive più a lungo.

Per millenni l’età media della popolazione in generale è stata di 30/35 anni e in Italia ai tempi dell’Unità era di circa 32 anni con una fecondità di 5 o 6 figli a coppia.

In Italia e in Europa oggi siamo ai livelli più bassi di fecondità: da noi la media è di 1,3 figli a coppia, quindi siamo anche ai livelli più bassi di ricambio generazionale.

In Italia si sta bene diciamocelo: si mangia alla grande in qualsiasi regione, i paesaggi, l’arte e la cultura sono meravigliosi dal nord al sud, la sanità è in linea generale di buon livello e accessibile a tutti.

E’ quindi normale che la speranza di vita sia di circa 83 anni.

Il punto quindi è questo:

invecchiare ok, su questo ci siamo, ma invecchiare BENE, questo è l’obiettivo!

Ovvero quello che è chiamato invecchiamento di successo, e che è legato a comportamenti che non tieni da anziana, ma adesso che sei giovane o adulta.

Sono comportamenti focalizzati sulla SALUTE e sulle FINANZE – come amministrare e far crescere nel tempo i tuoi soldi, gestire in maniera efficiente il tuo reddito.

Purtroppo, su questo in Italia siamo ancora carenti e, cosa ancora più grave, NON SE NE PARLA MAI.



COME E’ POSSIBILE CHE QUESTO NON SIA UN ARGOMENTO PRINCIPE?

Tu hai dedicato del tempo a questo aspetto?

E’ fondamentale che tu lo faccia se vuoi ritrovarti nella condizione di goderti i tuoi svaghi anche quando raggiungerai l’età in cui non dovrai più lavorare.

Quell’età in cui avrai finalmente più tempo da dedicare alle tue passioni, agli amici, ai viaggi, a tutto quello che prima non riuscivi a far incastrare nelle tue 24 ore perché avevi da seguire il lavoro o i figli o magari i genitori anziani.

Se davvero vuoi goderti questa fase della vita, la più bella, quella in cui avendo la salute sarai finalmente libera, dovrai avere le risorse, dovrai avere i soldi ed essere economicamente indipendente.

E da cosa dipende la buona riuscita di questo?

Dall’usare bene il tempo presente.

Non dobbiamo cadere nel tranello del pensare di avere ancora tanti anni davanti e che c’è ancora un sacco di tempo per cominciare a porci questo obiettivo.

Il tempo lo dobbiamo usare bene da ADESSO.

Parlo di PENSIONE.

COME PENSI DI SOPRAVVIVERE COSI’?

La pensione che le varie generazioni hanno ricevuto fino agli ultimi anni era sufficiente per vivere bene. Oggi non è più così e non potrà più esserlo.

Tra 20 anni riceverai come pensione circa il 33% del tuo stipendio; fermati e rileggi con attenzione questa frase.

Facciamo un esempio: immaginando uno stipendio molto alto, di 3.000 euro al mese, la pensione sarà di poco più di 1.000 euro.

Ora prova a pensare al tuo stipendio e fai il calcolo di quanto riceveresti, e respira profondamente.

Se pensiamo che in questo momento il tasso di sostituzione in Italia è basso (ci sono meno di 2 figli a coppia), è chiaro che il sistema previdenziale vede una enorme distorsione, perché non ci sono sufficienti nuove generazioni per sostenere quelle che invecchiano!

È un viaggio inevitabile verso il collasso, il sistema non può reggere.

Tutti i nodi verranno al pettine, ma se tu capisci già da adesso dove stiamo andando, ti puoi attivare. Ora c’è ancora il tempo per organizzarsi.

LA VERA SFIDA

La sfida oggigiorno quindi non è aggiungere quantità alla vita, perché ci stiamo già arrivando tranquillamente.

La vera sfida è aggiungere qualità.

Dopo gli 80/85 anni è inevitabile avere degli acciacchi ed essere meno autosufficienti.

E allora ti pongo la domanda:

li avrai i soldi che ti bastano per vivere serena a quell’età?

I soldi per le cure mediche, per le medicine, per permetterti qualcuno che ti aiuti e che si prenda cura di te?

Lo decidi TU adesso se li avrai quei soldi.

Non è un caso. Lo decidi tu cominciando a risparmiare, ad accantonare, a far crescere i soldi che metti da parte, con l’aiuto di una professionista che ti guidi e che ti consigli.

Ricorda bene quanto ti dico:

È una fortuna poter vivere a lungo, ma è una tua decisione poter vivere bene.

DONNE CHE PARLANO DI SOLDI
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Il mio lavoro è aiutare le donne ad acquisire consapevolezza dei loro bisogni e obiettivi attuali e futuri, e scegliere gli strumenti finanziari più idonei a realizzarli.

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